Salute Sicurezza Sostenibilità: dal 22 al 24 novembre a Bologna torna la fiera Ambiente Lavoro

Dal 22 al 24 novembre prossimi è in calendario l’appuntamento con Ambiente Lavoro, la manifestazione impegnata da sempre nella diffusione di una nuova cultura della sicurezza. Aziende, esperti, rappresentanze sindacali, associazioni professionali ed enti di formazione tra i più autorevoli si troveranno in Fiera a Bologna per dare vita ad un confronto sui temi strategici, storici e nuovi, sul lavoro e sulla sicurezza, sulla prevenzione, sulla salute e sulla sostenibilità di un sistema produttivo sul quale infortuni e malattie professionali fanno ancora registrare un forte impatto. Salute, Sicurezza e Sostenibilità sono infatti le tre parole chiave per la 22esima edizione del Salone che si propone di affrontare il vasto e strategico tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro: dal rischio chimico alla sicurezza nei cantieri, dai rischi per chi lavora in agricoltura al nuovo regolamento macchine (in vista dell’approvazione del nuovo Regolamento Europeo atteso per novembre), alla prevenzione e protezione antincendio. Dalla parità di genere e la salute e sicurezza delle lavoratrici, al ruolo sempre più strategico delle nuove tecnologie, dall’implementazione dei valori della sicurezza attraverso forme di comunicazione e partecipazione concreta per anticipare i rischi e individuare le azioni preventive per evitarli, contribuendo così attivamente a ridurre la possibilità di infortuni. E ancora il tema della sostenibilità: dopo tre anni di pandemia è possibile una valutazione del pericolo per il nostro eco sistema, ma anche per la nostra salute provocato dall’abbandono sulle strade delle nostre città, nei luoghi di grande passaggio come stazioni e aeroporti, nei parchi e nei boschi di una grande quantità di dispositivi di protezione individuale monouso che dovrebbero essere invece smaltiti mediante termodistruzione in impianti autorizzati (come previsto dal D.Lgs. 152/2006), in modo da eliminare ogni pericolo di contagio. Inoltre, cosa può fare l’industria per contrastare la diffusione della plastica monouso che rappresenta ancora oggi un enorme problema ambientale? Ad Ambiente Lavoro saranno presentate e discusse le più innovative esperienze praticate nel nostro Paese per la riduzione dell’utilizzo della plastica nel packaging industriale. Infine, ma non meno importante, il tema della privacy. Se durante la pandemia la gestione della privacy e dei dati personali legati allo stato di salute dei lavoratori è stata oggetto di acceso dibattito, oggi è necessario affrontare il tema anche alla luce delle nuove acquisizioni e competenze – così come richiesto dalla vigente normativa- e del rapporto con le nuove emergenti figure professionali.

Come sempre Ambiente Lavoro sarà un’occasione per l’aggiornamento: in cantiere ci sono già oltre 350 ore di formazione e più di 150 convegni.
Dato di riferimento e di partenza, come ogni anno, è il numero delle denunce di infortunio sul lavoro. Il quadro è davvero sconfortante: nei primi otto mesi del 2022 le denunce di infortunio sul lavoro sono 484.561, in aumento del 38,7% rispetto alle 349.449 dei primi otto mesi del 2021, 677 sono le vittime sul lavoro (-12,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, sul quale però avevano gravato i 199 decessi causati da Covid-19 contro i 14 del 2022). Così si legge nella sezione Open Data dell’INAIL. In sostanza, in Italia, ci sono circa 3 morti sul lavoro al giorno.
L’edizione 2022 consentirà una riflessione sul quadro che la pandemia ci ha restituito in termini di sicurezza, salute e prevenzione non solo in campo sanitario e sulle professioni più esposte, ma anche rispetto ai temi della prevenzione, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in ottica di genere.

Si comincia martedì 22 novembre (14.30-17.00) con Futuro: femminile, plurale. Lavoro, parità di genere, sicurezza. Il convegno, che fa parte delle Iniziative Speciali della ventiduesima edizione di Ambiente Lavoro, affronterà il tema dei rischi legati al lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute delle donne. Dal dossier INAIL Donne e infortuni sul lavoro emerge che “negli anni 2016-2019 l’incidenza degli infortuni al femminile rispetto al totale è rimasta pressoché costante (36%), mentre nel 2020, complice anche il più elevato numero di contagi da Covid-19 delle donne rispetto agli uomini, la quota è salita al 43%. Durante questa fase di emergenza epidemiologica, le lavoratrici hanno infatti pagato un prezzo molto alto: sono le più colpite dai contagi professionali (su 211.390 denunce pervenute all’INAIL dall’inizio della pandemia al 31 gennaio 2022, ben 144.353 riguardano donne, pari a poco meno di sette contagi su 10)”. Rischi fino ad oggi piuttosto sottovalutati e trascurati rispetto a quelli per gli uomini, sia nella ricerca che nella prevenzione. Eppure, benché sia necessario e opportuno colmare le lacune nella conoscenza, sarebbe già possibile, con le attuali informazioni in materia di prevenzione e integrazione del genere, applicare le direttive esistenti in modo più accorto e attento. Ad Ambiente Lavoro se ne parlerà con chi si occupa di gestione delle risorse umane, con chi cura le attività di prevenzione e con quelle aziende che hanno già intrapreso un percorso di attenzione specifica per la parità di genere e la tutela del benessere e della sicurezza delle donne al lavoro quali Danone, Librerie Feltrinelli e Poste Italiane.

Ma la sezione Iniziative Speciali ha in serbo molto altro. Come l’ormai tradizionale Campo Prove grazie al quale, in un’area appositamente allestita, le aziende potranno mostrare in funzione i propri prodotti inserendoli in una simulazione di rischio. A questo seguirà l’analisi alla luce delle principali soluzioni offerte dagli espositori in fiera. Il campo prove approfondirà i rischi che si verificano nelle diverse attività quali lavori in quota, ergonomia e sollevamento, movimentazione e trasporto, sversamenti pericolosi, scivolamento, spazi confinati e sicurezza stradale.

Tra le novità più significative si colloca Start up your Safety – Accendi la sicurezza, l’area che Ambiente Lavoro riserverà alle innovazioni dedicate alla salute e sicurezza sul lavoro. Uno spazio dedicato alle idee e alle esperienze più innovative in cui  potranno presentare i propri progetti e le proprie soluzioni per migliorare il benessere sul posto di lavoro e per contrastare malattie e incidenti professionali. I visitatori troveranno, all’interno dello spazio Start up your Safety, sensori che monitorano la qualità dell’aria, algoritmi che studiano i rischi di un viaggio di lavoro all’estero, caschetti neurali che rilevano lo stress dell’operatore. Perché la sicurezza è sempre più una questione di applicazione delle nuove tecnologie che consentono di supportare la sicurezza degli operatori coinvolti nei processi produttivi industriali. Anche i dispositivi di protezione individuale infatti si innovano, si adeguano e si integrano grazie all’apporto delle nuove conoscenze tecnologiche.

Sempre tra le Iniziative Speciali anche Safety Sensei, ispirata al confronto e all’analisi delle buone pratiche. Sarà questa un’occasione, per chi ha fatto esperienza di soluzioni efficaci in termini di prevenzione sul posto di lavoro, di mettere questa esperienza a disposizione di altri. Le tematiche principali che verranno affrontate saranno l’Evoluzione della figura del preposto, la Valutazione dell’efficacia della formazione, la Sostenibilità e la sicurezza ambientale.

Infine i Safety Business Days: martedì 22 novembre e mercoledì 23 novembre, dalle 12,30 alle 14.00, 30 tra le aziende presenti in fiera potranno incontrare RSPP (responsabili del servizio di prevenzione e protezione dai rischi) HSE e HQSE manager in occasione di networking lunch e di un programma di incontri B2B prestabiliti per facilitare l’incontro tra domanda e offerta.

Comunicato stampa Fiera Ambiente Lavoro

Contatti ufficio stampa: 3406288237

Clicca qui per visionare il programma dei convegni.

8 e 9 novembre: Stati Generali della Green Economy

Gli Stati Generali della Green Economy, l’evento annuale di riferimento per la green economy italiana, promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy e realizzato in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, arrivano alla undicesima edizione e vi danno appuntamento l‘8 e 9 novembre a Rimini Fiera, nella tradizionale cornice di Ecomondo – Key Energy.

L’edizione 2022 sarà dedicata al tema “Le nuove sfide della transizione ecologica per le imprese italiane – Tra gli alti costi dell’energia, delle materie prime e della crisi climatica” ed è articolata secondo l’agenda che segue.

 

 

Plenarie:

  • 8 novembre ore 11.15 –  Sessione plenaria di apertura:
    Le nuove sfide della transizione ecologica per le imprese italiane
    Presentazione della Relazione sullo Stato della Green Economy 2022
  • 9 novembre ore 9.30 – Sessione plenaria internazionale:
    Imprese e governi per la transizione ecologica e la neutralità climatica, con gli interventi dei vertici delle imprese, delle istituzioni e dei rappresentanti internazionali

Sessioni tematiche di approfondimento:

  • Materie prime, l’uscita dalla crisi passa dall’economia circolare, in collaborazione con Circular Economy Network – 8 novembre ore 15.00
  • Le città e la sfida del clima, in collaborazione con Green City Network – 8 novembre ore 15.00
  • Visioni di futuro: le imprese italiane e la sfida della neutralità climatica, in collaborazione con Italy for Climate – 9 novembre ore 15.00
  • Circularity of water | Challenges, solutions and technologies for a new international geography: partnerships between Italy and the Netherlands, in collaborazione con Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi e Materia Rinnovabile(in lingua inglese) – 8 novembre ore 16.30
  • La transizione ecologica dell’agroalimentare: in collaborazione con CREA e Rete Rurale Nazionale – 8 novembre ore 15.00

Per tutte le sessioni degli Stati Generali della green economy le iscrizioni saranno disponibili entro il 10 ottobre.

Per maggiori informazioni: www.statigenerali.org

Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Webinar: “Mobility Manager e Piani di Spostamento Casa Lavoro”

Mobility Manager e Piani di Spostamento Casa Lavoro

Rolando Cervi: consulente, formatore e Mobility Manager, collabora con l’ente di formazione LEN (Learning Education Network) nel settore della sostenibilità, principalmente in ambito organizzativo e in tema di Mobility Management.

Andrea Merusi: consulente ambiente, sicurezza sul lavoro e sostenibilità Osservatorio HSE (Health, Safety, Environment).

23 settembre: webinar dell’Osservatorio HSE: “Mobility Manager e Piani di Spostamento Casa Lavoro”

Lo studio di analisi e consulenza Osservatorio HSE, in collaborazione con l’associazione culturale “il Taccuino di Darwin”, sono lieti di invitarvi al ciclo di webinars “Ambiente, Sicurezza e Sostenibilità…in 10 minuti”.

L’iniziativa ha lo scopo di affrontare, con esperti del settore, aggiornamenti normativi, notizie di attualità e aspetti rilevanti sulle tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla sicurezza sul lavoro. Si tratta di brevi interviste utili agli addetti ai lavori ma non solo.

Il primo appuntamento si terrà venerdì 23 settembre, alle ore 14, e tratterà il tema: “Mobility Manager e Piani di Spostamento Casa Lavoro”. Ospite dell’incontro sarà Rolando Cervi, formatore, consulente e Mobility Manager. Modera l’incontro Andrea Merusi dell’Osservatorio HSE.

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi sul sito dell’Osservatorio HSE (www.osservatoriohse.com) e dell’associazione “il Taccuino di Darwin” (www.iltaccuinodidarwin.com).

Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità. Convegno a Milano il 28 settembre

Mercoledì 28 settembre, presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano (Piazza Leonardo da Vinci, 32), si terrà il convegno scientifico dal titolo: Cambiamenti climatici, Infrastrutture e Mobilità.

Il convegno è dedicato alla presentazione e discussione del Rapporto “Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità” che illustra come la crisi climatica impatta e impatterà sulle infrastrutture e i sistemi di trasporto nazionali e locali, e propone un insieme di iniziative per anticipare e mitigare i rischi climatici, per aumentare la resilienza e la capacità di adattamento del nostro Paese a tali fenomeni.

Il Rapporto è stato realizzato dalla Commissione di studio, coordinata dal Prof. Carlo Carraro, Ordinario di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, istituita ad aprile 2021 dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, per individuare soluzioni concrete volte a dotare l’Italia di infrastrutture moderne e sostenibili.

Per informazioni e programma sono scaricabili a questo link.

Per confermare l’eventuale presenza è necessario scrivere all’indirizzo cerimoniale@polimi.it.

Fonte: Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici

“Environmental health”, al via le iscrizioni per la summer school dell’Università di Bologna

È in programma, dal 14 al 18 novembre 2022, la summer school online organizzata dall’Università degli studi di Bologna “Environmental health“.

Argomento del corso
L’esposizione ambientale a potenziali sostanze tossiche si verifica ogni giorno attraverso la contaminazione dell’aria, del suolo o dell’acqua. La ricerca attuale si concentra sui rischi correlati agli agenti chimici, biologici e fisici nell’ambiente, nei luoghi di lavoro e nella catena alimentare. I metodi di indagine e valutazione dei rischi per la salute umana hanno avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni. Durante questa Summer School gli studenti apprenderanno i vari metodi utilizzati nella valutazione del rischio: valutazione dell’esposizione, tossicologia (la scienza dei veleni) ed epidemiologia (la scienza della salute pubblica). Gli studenti seguiranno una serie di lezioni di livello intermedio/avanzato e parteciperanno a sessioni pratiche. Il corso sarà un’introduzione alle tematiche della valutazione dell’esposizione, dei metodi epidemiologici, della valutazione del rischio in tossicologia ed epidemiologia. Al termine del corso, gli studenti acquisiranno conoscenze e abilità di base nella valutazione del rischio per la salute ambientale.

A chi è rivolto
Laureati triennali e magistrali con una valida formazione in biologia, scienze biomediche, scienze ambientali, statistica e interesse in tossicologia, epidemiologia, salute ambientale.

Scadenza iscrizioni
6 ottobre 2022

Tra i relatori personale di Ispra e Arpae Emilia-Romagna.

Approfondimenti
Vai al sito della summer school Environmental health
Vai al bando

Fonte: Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale

Obiettivo Carbon Neutrality – Call for abstract per la conferenza nazionale organizzata da ICOS Italy

Obiettivo Carbon Neutrality: aperta la Call for abstract per la conferenza nazionale organizzata da ICOS Italy: a Roma, il 27 e 28 settembre.

Il 27 e 28 settembre, a Roma, presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche, in Piazzale Aldo Moro 7, si terrà la conferenza nazionale “Obiettivo Carbon Neutrality: ruolo, stato e prospettive delle osservazioni ambientali” organizzata da ICOS Italy.

La conferenza costituirà un momento di discussione e confronto su uso, sfide, opportunità e ruolo delle misure di alta qualità raccolte dalle diverse Infrastrutture di Ricerca per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality, necessari a contrastare l’emergenza climatica.

Si apre la Call for abstract per i contributi orali e poster per la seconda giornata della conferenza.

Per sottomettere il tuo Abstract clicca qui.

Non è prevista alcuna quota di iscrizione o partecipazione.

Le quattro aree tematiche di riferimento sono:

  1. Sfide e opportunità per il monitoraggio a lungo termine dei gas serra
  2. Integrazione tra osservazioni in-situ, remote sensing e modelli
  3. Accounting, inventari e bilanci di gas serra
  4. ICOS e le altre infrastrutture di ricerca.

È possibile sottomettere abstract fino al 5 agosto 2022.

Tutti gli aggiornamenti ed il programma definitivo verranno pubblicati sul sito di ICOS Italy e sui social network dell’infrastruttura.

Comitato scientifico della conferenza:

Carlo Calfapietra, Focal point di ICOS Italy, CNR-IRET
Edoardo Cremonese, ARPA Valle d’Aosta
Paolo Cristofanelli,CNR-ISAC
Silvano Fares, CNR-IBE
Anna Luchetta, CNR-ISMAR
Mirco Migliavacca, JRC
Lucia Perugini, CMCC
Andrea Pitacco, Università di Padova
Andrea Scartazza, CNR-IRET

Per informazioni: Edoardo Cremonese: e.cremonese@arpa.vda.it

Fonte:

ICOS Italia: https://www.icos-italy.it/

ICOS – Integrated Carbon Observation System: https://www.icos-cp.eu/

Responsabilità Sociale d’Impresa: una strada per fronteggiare le crisi del nostro tempo

Sempre più aziende in Italia puntano sulla sostenibilità e investono nel risparmio energetico, nella raccolta differenziata dei rifiuti e in tecnologie per prevenire l’inquinamento ambientale. I risultati ottenuti sono fondamentali nella lotta al cambiamento climatico e migliorano anche il clima aziendale.

Con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, le imprese di tutto il mondo, di qualsiasi dimensione e settore, sono state formalmente chiamate a svolgere un ruolo importante ai fini dell’effettivo raggiungimento dei 17 obiettivi di sostenibilità, contribuendo alla creazione di nuovi modelli di business responsabile[1].

Le definizioni di business responsabile sono molteplici ma quasi tutte fanno riferimento alla responsabilità delle imprese per gli impatti che hanno sulla società[2]. Si tratta quindi di una imprenditoria socialmente responsabile, che basa la propria azione su diversi princìpi: sostenibilità, volontarietà, trasparenza, integrazione e qualità.

In Italia la Responsabilità Sociale d’Impresa, o Corporate Social Responsibility (CSR), non è una novità: il primo rapporto sull’impegno sociale e ambientale delle aziende del nostro Paese – realizzato dall’Osservatorio Socialis – è stato pubblicato nel 2001, ben prima della nascita dell’Agenda 2030 che risale al 2015. Poche settimane fa lo stesso Osservatorio ha pubblicato la decima edizione del report e questo ha permesso di analizzare l’andamento ventennale in tema di sostenibilità del mondo produttivo italiano.

Tra i risultati più interessanti c’è il fatto che il 96% delle aziende italiane intervistate[3], aziende con almeno 80 dipendenti, dichiara di credere fermamente nella CSR. Queste erano il 92% nel 2019 e solo il 44% nel 2001. Il dato conferma la sempre maggiore attenzione delle industrie alle tematiche di sostenibilità, di fatto gli obbiettivi dell’Agenda 2030 e i principi legati dello sviluppo sostenibile sono diventati sempre più presenti nei piani industriali delle medie e grandi imprese italiane.

Credere nella Responsabilità Sociale d’Impresa vuole dire fare investimenti e destinare risorse economiche per l’avvio di azioni e progetti. Così, leggendo l’ultimo report Socialis si scopre che la media di spesa per le imprese italiane impegnate nel campo della sostenibilità è di 282 mila euro. Un aumento del 17% rispetto alla rilevazione del 2019 quando la cifra media per azienda era di 241 mila euro. Sembrerebbe quindi che la pandemia da Covid-19 che ha colpito l’Italia dal febbraio 2020 non abbia arrestato gli investimenti nel settore, nonostante la crisi economica generata.

Più interessante della cifra è scoprire le aree in cui le aziende investono di più. La prima voce è quella relativa al risparmio energetico, seguita dagli investimenti in nuove tecnologie per limitare l’inquinamento ambientale e migliorare lo smaltimento dei rifiuti. Al terzo posto si posizionano gli investimenti per avviare o potenziale la raccolta differenziata dei rifiuti. Tutte le suddette aree rappresentano settori determinanti per il nostro Paese per far fronte alle tante, troppe, emergenze che ci troviamo ad affrontare: climatica, energetica e d’inquinamento dell’aria.

La strada della sostenibilità è una strada che una volta imboccata non viene più abbandonata perché i risultati che si ottengono sono molto maggiori degli ostacoli iniziali. Il 44% delle aziende intervistate nell’ultimo rapporto Socialis dichiara di aver migliorato la propria reputazione e la propria notorietà. Risultato prevedibile e giusto, se i risultati sociali e ambientali ottenuti sono reali e significativi. Di fatto è un bene che ci siano aziende conosciute anche per il loro impegno in ambito CSR, perché possono essere prese come modello. Ma più sorprendente è il fatto che il 41% delle aziende intervistate dichiara un miglioramento della motivazione del personale e un miglioramento del clima aziendale. A dimostrazione del fatto che si lavora meglio e in maniera più efficiente in un’azienda attenta alla sostenibilità. Se poi a questo 41% si aggiunge un 20% di aziende che dichiarano che avviare azioni in ambito CSR attrae talenti e professionisti, ecco che i risultati più rilevanti si ottengono nelle aree riguardanti l’organizzazione aziendale e la gestione del personale. Risultato per nulla scontato e che può tornare utile anche ai giovani aspiranti lavoratori che faticano ad entrare stabilmente nel mondo del lavoro; altra grande crisi che attanaglia il nostro Paese da tanti anni.

 

Andrea Merusi

Responsabile Ambiente e Sostenibilità Osservatorio HSE

 

Articolo pubblicato su “BioEcoGeo Ambiente e sostenibilità delle imprese” – 18/07/2022

[1] Business & SDGs Global Compact Network Italia: https://www.globalcompactnetwork.org/it/il-global-compact-ita/sdgs/business-sdgs.html

[2] Definizione di Responsabilità Sociale d’Impresa presente nella Comunicazione UE n.681 del 2011

[3] L’indagine del XX Rapporto Socialis è stata condotta su 405 aziende italiane aventi almeno 80 dipendenti. Il Rapporto è consultabile all’indirizzo web: www.osservatoriosocialis.it

26 luglio: webinar di presentazione del rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”

Il 26 luglio alle ore 10, sarà presentata l’edizione 2022 del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che assicura le attività di monitoraggio del territorio e del consumo di suolo. Il Rapporto, insieme alla cartografia e alle banche dati di indicatori disponibili per ogni comune italiano, fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo e permette di valutare il degrado del territorio e l’impatto del consumo di suolo, dell’urbanizzazione e delle infrastrutture sul paesaggio e sui servizi ecosistemici.

Sarà possibile seguire la diretta streaming a questo link.

Fonte: Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente

14 luglio Conferenza nazionale sul clima: Crisi energetica e climatica, la nuova roadmap per l’Italia

La terza edizione della Conferenza nazionale sul clima, organizzata da Italy for Climate, si terrà a Roma il prossimo 14 luglio presso l’Auditorium del Museo Ara Pacis, dalle 9.30 alle 13, con il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica, della Commissione Europea e di Rai per la Sostenibilità, e la media partership di Rai Radio 1 e Rai Pubblica Utilità.

Alla conferenza, dal titolo “Crisi energetica e climatica: la nuova roadmap per l’Italia”, presenteremo una serie di proposte per passare dalle parole ai fatti e realizzare anche in Italia una vera accelerazione della transizione energetica, in risposta alla attuale crisi climatica ed energetica, su cui ci confronteremo con i rappresentanti delle istituzioni e dei principali partiti politici nazionali. Ma sarà anche l’occasione per ragionare insieme agli stakeholder sugli strumenti per costruire una economia meno dipendente dai combustibili fossili e al contempo più resiliente, più inclusiva e in grado di sostenere famiglie e imprese nel delicato passaggio che stiamo vivendo.

La partecipazione alla Conferenza in presenza è su invito e sarà possibile seguire i lavori della Conferenza in diretta streaming. Per info sulla partecipazione in sala scrivere a info@italyforclimate.org. Per la diretta streaming iscriversi attraverso questo form.

Per vedere il programma nel dettaglio clicca qui.

Dopo gli interventi istituzionali di apertura, la prima sessione della Conferenza si concentrerà sulle proposte della roadmap per tradurre REPowerEU per l’Italia, per affrontare il caro bollette, rilanciare l’economia, aumentare la sicurezza nazionale centrando al tempo stesso obiettivi climatici ambiziosi. Ne discuteremo con i parlamentari dei principali partiti nazionali.

Nella seconda sessione discuteremo con alcuni giornalisti delle sfide che il mondo dell’informazione deve affrontare per alimentare il dibattito pubblico sulla transizione energetica con informazioni che siano sempre aggiornate, libere dai “falsi miti” che ancora caratterizzano il dibattito su questi temi, fruibili anche al largo pubblico ed efficaci nei diversi mezzi di comunicazione.

Se sapremo guidare la roadmap e gli interventi in un’ottica di giusta transizione, efficienza energetica e fonti rinnovabili ci permettono anche di raggiungere importanti benefici per le filiere economiche, occupazionali e per la crescita sostenibile dei territori e delle comunità. Nel terzo panel della Conferenza discuteremo dunque con esperti e rappresentanti della società civile dell’urgenza di assicurare una giusta transizione energetica a misura d’uomo.

La crisi attuale viene da lontano ed è figlia di un modello – energetico e non solo – insostenibile. Per affrontarne le cause in modo definitivo e strutturale bisogna uscire quanto prima da una economia fossile e accelerare sulla via della transizione energetica.

Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile